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Tamoxifene: che cos’è?

Tamoxifene: che cos’è?

E’ consigliabile, quindi, che le pazienti in corso di terapia vengano sottoposte ad adeguati controlli dell’apparato genitale, in particolare dell’endometrio. L’incidenza ed il quadro di queste alterazioni suggeriscono un meccanismo di base correlato alle proprietà estrogeniche di tamoxifene. Modo di somministrazione Le compresse devono essere assunte intere con un po’ d’acqua, preferibilmente sempre alla stessa ora.

TAMOXIFENE EG20CPR RIV 20MG

  • Pertanto, la somministrazione di potenti inibitori dell’enzima CYP2D6 (ad.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) deve, quando possibile, essere evitata durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
  • Di seguito sono riportati due dei cicli di assunzione più comuni per il tamoxifene.
  • Solo un piccolo numero di pazienti è stato esposto al tamoxifene in corso di gravidanza.
  • Quest’osservazione è in linea con le proprietà farmacodinamiche del tamoxifene, ma non è stata stabilita una relazione causale (vedere paragrafo 5.1).
  • È in vendita con diversi nomi commerciali, che sono spesso stampigliati sulle compresse.

Non assumere farmaci contenenti aspirina a meno che non siano stati prescritti dall’oncologo. Sono state riferite da alcune pazienti, e chi è cantante di professione potrebbe richiedere una consulenza specifica. I Profili Farmacologici sono schede che danno informazioni sintetiche sui farmaci antitumorali, sul modo in cui essi si somministrano e sugli effetti collaterali cui possono dare adito. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Occasionalmente è stata osservato un aumento di volume di cisti ovariche in pazienti in premenopausa trattate con tamoxifene ed un aumento dei trigliceridi, con casi isolati di pancreatite.. Quando tali effetti indesiderati sono gravi è possibile controllarli attraverso una semplice riduzione del dosaggio senza influenzare la risposta al trattamento.

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente

Inoltre, le pazienti in trattamento con TAMOXIFENE AUROBINDO o che abbiano assunto il farmaco precedentemente e che presentino sanguinamento vaginale anomalo devono essere sottoposte a controlli immediati. In letteratura è stata riportata l’interazione farmacocinetica con gli inibitori del CYP2D6, mostrando una riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di una delle forme più attive del farmaco, ovvero l’endoxifene. In alcuni studi è stata riportata una riduzione dell’efficacia di tamoxifene somministrato in associazione con alcuni antidepressivi inibitori selettivi del reuptake della serotonina (per esempio paroxetina). La concomitante somministrazione di farmaci che inibiscono CYP2D6 può portare alla riduzione della concentrazione del metabolita attivo endoxifene. Pertanto, la somministrazione di potenti inibitori dell’enzima CYP2D6 (ad.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) deve, quando possibile, essere evitata durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafi 4.5 e 5.2). Pertanto, la somministrazione di potenti inibitori dell’enzima CYP2D6 (ad.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) deve, quando possibile, essere evitata durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).

Tamoxifene Ratio

Reazioni avverse cutanee (SCARs, severe cutaneous adverse reactions), che includono la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN), che possono essere pericolose per la vita o fatali. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, Tamoxifene EG deve essere sospeso immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo (come appropriato). Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come SJS o TEN con l’uso di Tamoxifene EG, il trattamento con Tamoxifene EG in questo paziente non deve essere ripreso in nessun momento. Inoltre, il tamoxifene consente di gestire la ritenzione di liquidi nel corpo, effetto spesso causato dall’uso di steroidi anabolizzanti. Pertanto, è consigliabile sottoporsi ad un esame approfondito e superare i test appropriati per determinare il regime ottimale di somministrazione del tamoxifene. Questa raccomandazione si applica anche agli uomini che hanno sviluppato segni di effemminazione dopo aver assunto i farmaci.

Sono stati segnalati alcuni casi di disturbi visivi tra cui rari casi di alterazioni corneali, cataratta e retinopatia. Il tamoxifene è disponibile in forma di compresse per uso orale all’interno delle quali può trovarsi in concentrazioni di 10 mg o 20 mg. E’ stato condotto uno studio non controllato con un gruppo eterogeno con 28 bambine di età compresa tra 2 e 10 anni, affette dalla sindrome Cytomel di McCune Albrigth (MAS), trattate con 20 mg una volta al giorno per un periodo di tempo fino a 12 mesi. Si è inoltre osservato che tamoxifene è efficace anche nel trattamento della ginecomastia e della mastalgia comparse in pazienti in terapia con antiandrogeni. Non esiste un antidoto specifico per il trattamento dei casi di sovradosaggio, che pertanto deve essere sintomatico.

Appartiene alla classe di farmaci chiamati modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERM). L’uso concomitante di tamoxifene e letrozolo, un inibitore dell’aromatasi, ha portato ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di letrozolo del 37%. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Un’altra possibile applicazione del Tamoxifene nel bodybuilding è la prevenzione degli effetti collaterali derivanti dall’utilizzo di steroidi anabolizzanti da parte degli atleti. Inoltre, nel contesto del bodybuilding, il Tamoxifene può essere utilizzato anche per la terapia post-ciclo, che è necessaria dopo l’assunzione di farmaci ormonali. Di seguito vedremo come assumere il Tamoxifene e perché è importante acquistarlo. Quando il tamoxifene è somministrato in associazione con farmaci citotossici, per il trattamento del cancro al seno, si può verificare un maggior rischio di episodi tromboembolici.

A volte le vampate di calore continuano a presentarsi per molto tempo dopo aver sospeso l’assunzione del tamoxifene. Pertanto, durante il trattamento con il tamoxifene, si devono evitare il più possibile i potenti inibitori di CYP2D6 (p.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) (vedere paragrafi 4.5 e 5.2). In alcuni studi è stata riportata una riduzione dell’efficacia del tamoxifene somministrato in associazione con alcuni antidepressivi inibitori selettivi del reuptake della serotonina (p.es. paroxetina). Il tamoxifene viene metabolizzato prevalentemente tramite CYP3A4 in N-desmetil-tamoxifene, che viene ulteriormente metabolizzato da CYP2D6 dando origine ad un altro metabolita attivo, l’endoxifene. Nelle pazienti con carenza dell’enzima CYP2D6 le concentrazioni di endoxifene sono all’incirca del 75% più basse che nelle pazienti con normale attività di CYP2D6.

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